Saitta sull’inceneritore: «Fa più danni bruciare le stoppie…»
E’ stato l’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, a illustrare i risultati cui è giunto, sin qui, il tavolo di lavoro da lui stesso voluto per analizzare i dati dell’inceneritore di Vercelli: «Dalla riunione di mercoledì – dice Saitta – sono emersi alcuni elementi di grande rilevanza: innanzitutto che per tutta la durata dell’attività dell’impianto si è riscontrata una costante e sostanziale regolarità rispetto ai limiti normativi delle emissioni, ad eccezione di alcuni estemporanei superamenti che sono stati monitorati e tenuti sotto controllo. Attualmente i problemi ambientali legati all’inceneritore sono quelli relativi alla contaminazione del suolo attribuibile ai primi anni di funzionamento dell’impianto e oggetto di bonifica. Esternamente al sito non si evidenziano forme di contaminazione diffusa del suolo che si differenzino dai valori riscontrati a scala regionale. Non solo: i principali inquinanti emessi nel passato erano quelli prodotti da fonti diverse dall’inceneritore, quali alcune pratiche agricole (bruciamento delle stoppie), il traffico automobilistico, la combustione domestica e le attività della zona industriale». Una dichiarazione destinata certamente a suscitare discussioni…
(Leggi l’ampio servizio pubblicato su questo argomento sul Corriere eusebiano in edicola da venerdì 18 settembre)