Folla, entusiasmo e commozione per l’ingresso di mons. Bodo a Saluzzo

Domenica pomeriggio il novello vescovo ha preso possesso della sua nuova diocesi: «Sarò fedele pastore di questa comunità»

Il sindaco di Saluzzo e mons. Guerrini accolgono mons. Bodo davanti al duomo di Saluzzo (Foto A. Cherchi)

Momenti di grande entusiasmo e di sincera commozione hanno caratterizzato, domenica pomeriggio, l’ingresso di mons. Cristiano Bodo nella diocesi di Saluzzo che Papa Francesco gli ha affidato come vescovo successore di mons. Giuseppe Guerrini. Alle 16 in punto il nuovo pastore della gloriosa diocesi del cuneese è stato accolto, sul sagrato della cattedrale, dal vescovo emerito mons. Guerrini e dal sindaco Mauro Calderoni che gli ha rivolto il saluto a nome di tutta la comunità civile. Mons. Bodo ha risposto con un breve messaggio prima di entrare, tra le ovazioni, nella navata centrale del duomo dedicato a Maria Vergine Assunta dove lo attendevano centinaia di fedeli, autorità, sacerdoti saluzzesi e vercellesi, alti prelati tra cui il card. Giuseppe Versaldi e l’arcivescovo di Vercelli mons. Marco Arnolfo. In apertura di celebrazione è stata letta la bolla di nomina a vescovo firmata da Papa Francesco e successivamente, sull’altare, mons. Bodo ha firmato i documenti di accettazione della carica. Durante l’omelia il novello vescovo ha voluto, in maniera diretta e semplice, ringraziare tutti: i vercellesi che lo hanno accompagnato in questi anni e sino all’ingresso nella sua nuova diocesi e i saluzzesi che lo hanno accolto. «Un grazie particolare – ha detto – lo devo al mio predecessore, il caro vescovo emerito Giuseppe Guerrini, che sin dall’inizio mi è stato fraternamente accanto guidandomi e consigliandomi. Ora spero di essere degno della vostra fiducia: l’anello che mi è stato donato sarà simbolo di fedeltà verso questa chiesa locale e il pastorale emblema della mia missione di guida del gregge che mi è stato affidato».

A conclusione della messa mons. Bodo si è concesso anche una battuta sul clima meteorologico un po’ infelice: «Nei matrimoni si dice “sposa bagnata, sposa fortunata”, speriamo valga anche per i vescovi…» e infine, annunciato da un laico, anche un gesto significativo: mons. Bodo ha deciso di vendere la preziosa mitria che gli è stata donata per il giorno dell’ordinazione e di devolvere il ricavato alla Caritas saluzzese.

(Sul Corriere eusebiano in edicola l’8 aprile tutte le immagini e la cronaca dell’evento)