Cgil e Uil denunciano i contratti “pirata” in alcune case di riposo

I sindacati: «Vengano cambiati o i lavoratori pronti ad un presidio o allo sciopero»

Nella foto Mauro Orsan (a sin.) e Piero Bodo durante la conferenza stampa

«Stiamo preparando la vertenza». A parlare sono Mauro Orsan, di UilTuCS e Piero Bodo, FP CGIL, che questa mattina, giovedì 16 gennaio, nella sede della Cgil di Vercelli, hanno illustrato la situazione che stanno vivendo i lavoratori, quasi 150 e per lo più donne, delle strutture per anziani a Desana, Prarolo e Alice Castello (residenza “Serena” 1 e 2), e anche a Piedicavallo e Cavaglià, gestite da “Zaffiro Nord”.

In queste strutture per anziani e disabili della provincia viene segnalata l’applicazione da parte del gestore del contratto Anaste, firmato da organizzazioni sindacali non rappresentative (Ciu, Confsal, Confelp e Cse, che sul territorio vercellese non hanno sedi), di peggior favore per i lavoratori, sia dal punto di vista economico che normativo. E in più la disapplicazione degli accordi presi in precedenza e la mancata applicazione delle clausole sociali a garanzia dei lavoratori nel trapasso di azienda.

«”Zaffiro Nord” di Udine, con sede legale a Milano, è subentrata nelle strutture ad una precedente gestione – dice Piero Bodo – Ai lavoratori, per lo più donne, è stato proposto questo nuovo contratto, che prevede condizioni non favorevoli, soprattutto a livello normativo. Per il tfr, per il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità, per i permessi e la malattia». Aggiunge Orsan: «Il nuovo Anaste è un accordo nuovo, non è il rinnovo del vecchio. E’ un contratto ex novo, con sigle sindacali diverse. Favorisce solo l’azienda».

Dopo aver ripercorso le tappe, dal subentro nella gestione di “Zaffiro Nord” alla firma dei nuovi contratti, dagli incontri in Prefettura tra le parti che non hanno avuto gli esiti sperati ad alcune lavoratrici che non hanno voluto firmare il nuovo accordo preferendo cercare una nuova occupazione, Bodo e Orsan parlano del futuro: «Domani (venerdì 17 gennaio) ci sarà un incontro all’Asl con le organizzazioni sindacali e con il direttore generale Chiara Serpieri, durante il quale chiederemo di mettere in discussione gli accreditamenti di tale strutture, dove non vengono rispettate le condizioni contrattuali dei lavoratori. A Biella ci sarà un incontro la prossima settimana – spiega Bodo – Chiediamo che questi contratti vengano annullati e vengano sottoscritti nuovi rapporti di lavoro in continuità con i precedenti. Per Desana e Prarolo abbiamo dato mandato ai legali di far applicare l’articolo 28 per comportamento antisindacale. Stiamo valutando altre iniziative, quali presidi o scioperi, perché consapevoli che stiamo parlando di un servizio essenziale e non vogliamo arrecare disagio agli anziani ospiti delle strutture in questione».