Covid Piemonte, raggiunta l’intesa sull’assistenza domiciliare
L'assessore regionale alla Sanità: «Mettiamo a sistema i processi di cura a casa». Oggi 4471 nuovi casi, di cui 1.648 (il 37%) asintomatici
Un verbale d’intesa su ulteriori misure di contenimento Covid-19 e indicazioni operative sull’assistenza territoriale a livello domiciliare è stato approvato tra la Regione Piemonte, la Direzione sanità e welfare, il Dipartimento interaziendale regionale malattie ed emergenze infettive (Dirmei), l’Unità di crisi Covid-19 regionale, la Prefettura di Torino (anche per le altre prefetture del Piemonte), le Aziende sanitarie locali, le Organizzazioni sindacali medici di medicina generale e pediatra libera scelta e gli Ordini professionali.
«Potenziamo e mettiamo a sistema i processi di cura domiciliare che abbiamo via via implementato dalla scorsa primavera ad oggi, con l’obiettivo di evitare che la situazione dei ricoveri delle persone che possono essere curate a domicilio, cosi come delle degenze prolungate oltre l’effettiva necessità clinica, determini una consistente occupazione di posti letto e l’impossibilità di erogare assistenza a chi versa in condizioni più gravi e con altre patologie di maggiore complessità – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Sono grato ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e agli altri livelli professionali e istituzionali che hanno responsabilmente collaborato alla stesura dell’accordo per assicurare modalità di assistenza condivise e replicabili su tutto il territorio regionale».
Nello specifico, l’accordo recepisce il protocollo di cure domiciliari che già esisteva, aggiornato, potenziato e ora sottoscritto da tutti gli attori istituzionali coinvolti nella presa in carico dei pazienti covid a domicilio, tra Unità speciali di continuità assistenziale, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, riportando in dettaglio organizzazione, personale, sedi e dotazioni, tipologia di interventi per gestione dei pazienti covid a domicilio, compiti del medico Usca, interazione tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, Usca e farmacie, oltre che gli aspetti specifici dell’integrazione tra territorio e ospedale (Pronto soccorso, Radiologie, consulenze specifiche…).
La Regione Piemonte implementa la struttura dell’Unità di crisi Covid-19 con un’area riferita alla Medicina territoriale, alla domiciliarità e ai rapporti con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, impegnandosi ad aggiornare e monitorare il protocollo delle cure domiciliari, ad attivare uno specifico gruppo di lavoro tra i firmatari dell’intesa per dare piena attuazione alla funzionalità della piattaforma regionale Covid-19 e per monitorare le procedure di acquisizione di personale nell’ambito dell’area dell’assistenza primaria.
La Prefettura di Torino assicura il raccordo con le competenti Autorità regionali in materia sanitaria e di Protezione Civile ed effettua il coordinamento con le altre Prefetture piemontesi anche al fine di monitorare le situazioni a livello territoriale e domiciliare in ordine all’emergenza epidemiologica in atto.
Per ogni Azienda sanitaria locale e per ogni Distretto sono individuate le specifiche figure di riferimento per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta.
Gli Ordini professionali e le Organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta si impegnano a sensibilizzare i colleghi ad attuare quanto previsto dall’intesa, collaborando altresì attivamente alla diffusione e al monitoraggio dell’implementazione del Protocollo ad ogni livello.
Il primo incontro di verifica e monitoraggio dell’accordo è previsto tra dieci giorni.
47.567 PAZIENTI GUARITI IN PIEMONTE
Oggi, sabato 14 novembre, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 47.567 (+1.873 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4725, Asti 2461, Biella 1490, Cuneo 5518, Novara 3636, Torino 25.778, Vercelli 1961, Verbano-Cusio-Ossola 1477, extraregione 274, oltre a 247 in fase di definizione.
I DECESSI SONO 5001
Sono 37 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 5001 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 780 Alessandria, 306 Asti, 253 Biella, 518 Cuneo, 483 Novara, 2200 Torino, 261 Vercelli, 150 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 121.783 (+4471 rispetto a ieri, di cui 1.648, il 37%, asintomatici). I casi sono così ripartiti: 1673 screening, 1049 contatti di caso, 1749 con indagine in corso; per ambito: 366 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 337 scolastico, 3768 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 10.492 Alessandria, 5527 Asti, 4229 Biella, 15.472 Cuneo, 8871 Novara, 67.103 Torino, 4491 Vercelli, 3502 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 757 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi.
I restanti 1269 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 360 (+7 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.890 (+12 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 63.953. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.259.309 (+19.715 rispetto a ieri), di cui 676.298 risultati negativi.