Lagrangia e Soroptimist: grande successo per la proiezione del docufilm “Donne dentro”

Mercoledì 4 marzo le studentesse e gli studenti delle classi quarte dei Licei delle Scienze Umane ed Economico Sociale dell’Istituto Superiore Lagrangia di Vercelli hanno assistito, nell’Aula Magna della sede di Corso Italia 48, alla proiezione del film-documentario  “Donne dentro” (2013) di Marzia Pellegrino Gastinelli. L’iniziativa, di forte impatto emotivo e che ha sortito evidente successo tra i ragazzi, è stata possibile grazie al Soroptimist di Vercelli che, nella persona del suo Presidente, Ketty Politi, sta portando nelle scuole vercellesi questa struggente testimonianza  che, attraverso l’intreccio di interviste a donne vittime di violenza, illustra senza filtri il fenomeno della violenza contro le donne.

Il documentario è stato realizzato con il contributo di Soroptimist club di Cuneo e Lions club di Cuneo ed arriva nelle scuole superiori in concomitanza  con l’8 marzo, giornata dedicata alla donna ed alla sua difficoltà di affermazione sociale e culturale.

Per il tema trattato è stato presentato alle allieve ed agli allievi delle classi terminali e racconta, in modo estremamente toccante tre vicende, drammaticamente vere e  reali, attraverso i volti e le voci delle protagoniste: Giovanna Ferrari, madre di Giulia Galiotto, uccisa dal marito nel 2009, e quelle di due donne che per anni hanno subito violenze fisiche e psicologiche dai mariti prima di trovare una via d’uscita. Tre donne che si raccontano senza filtri, nella consapevolezza che la loro esperienza possa significare, per altre donne e per chi interviene in situazioni di violenza, lo stimolo indispensabile per trovare soluzioni. Testimonianze dirette che descrivono un grande dramma della nostra società: che è però possibile arginare.

Particolarmente toccante è stato il silenzio con il quale i ragazzi hanno seguito tutto il documentario, a seguire le importanti domande rivolte a Ketty Politi e, nel ripensamento dei giorni a seguire, interessanti sono i commenti scritti dagli alunni della classe IV A del Liceo A Economico Sociale dei quali riportiamo i passi più significativi: “E’ stato un filmato toccante. Ci siamo sentiti però impotenti ed arrabbiati perché queste donne, nonostante avessero subito delle aggressioni, sia fisiche che verbali, non hanno avuto il coraggio di denunciare subito, per paura o per vergogna, quello che stava accadendo. Questo atteggiamento le ha rese impotenti, non ha dato loro alcun risarcimento in denaro ma neppure qualche forma di protezione reale dall’aggressore. Abbiamo riflettuto sui pericoli che alcune donne incontrano nella loro quotidianità, su come non si possano fidare delle persone che amano, su come anche i loro figli siano in balia dello stesso dramma. Anzi, su come spesso siano proprio i figli a salvarle, a denunciare i padri, a ridare speranza alla famiglia”.

Al termine dell’incontro è stata presentata la APP S.H.A.W. che si può scaricare gratuitamente su tutti gli smart phone (download: www.appshaw.it) per mettersi subito in contatto con le reti antiviolenza e aiutare le donne a non sentirsi sole e abbandonate di fronte a possibili tragici momenti della loro vita. Da marzo la APP sarà aggiornata anche dalla presenza dei centri antiviolenza di Vercelli, e dal patrocinio gentilmente concesso dal Comune di Vercelli.