Ponte provvisorio a Romagnano Sesia: il progetto prende forma

Il ponte crollato a Romagnano

Lotta contro il tempo per la ricostruzione del ponte di Romagnano , uno dei collegamenti principali tra le province di Vercelli e Novara, crollato il 3 ottobre scorso sotto la furia del fiume Sesia. Dopo il sopralluogo di martedì scorso, proprio a ridosso dell’alluvione, il Genio militare ed RFI hanno infatti concluso le analisi necessarie per capire se si potesse eventualmente utilizzare il ponte ferroviario dismesso della linea Santhià-Arona come infrastruttura provvisoria in attesa della ricostruzione di quello crollato. Ricevuta la confermata della possibilità di porre delle adeguate coperture sui binari in modo da renderlo percorribile dagli automezzi, la Regione Piemonte si è immediatamente attivata per avviare i lavori.

«Abbiamo incontrato oggi (venerdì per chi legge, ndr) – spiega l’assessore alle Opere pubbliche della Regione Piemonte Marco Gabusi – le istituzioni del territorio e i rappresentanti del mondo economico con i consiglieri regionali locali e abbiamo raccolto il consenso unanime e la volontà di lavorare compatti a prescindere dal colore politico. È ora assolutamente necessario il supporto del governo per poter andare spediti: ho infatti anticipato telefonicamente al Ministero dei Trasporti e infrastrutture la richiesta formale di un incontro urgente a Roma, per il quale ho già ricevuto disponibilità».

Come è stato sottolineato da più parti l’utilizzo del ponte ferroviario deve essere una soluzione di carattere provvisorio nell’attesa della ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia. La ricostruzione di questo ponte, inoltre, viaggia di pari passo quello di Ghemme legato alla realizzazione della Pedemontana, opera già finanziata. «Questi due ponti – ricorda Gabusi – sono tra le opere più importanti e più urgenti di questo momento. L’idea della Regione Piemonte è quella di chiedere al governo un Commissario straordinario per entrambe le opere. Questo ci consentirebbe di metterne al sicuro la realizzazione e di poter contare sul rispetto del cronoprogramma che stabiliremo. Auspichiamo perciò di incontrare il ministro De Micheli nell’arco di pochissimi giorni».