Pro Vercelli 0 vs Lucchese 0, la grande occasione mancata

Occasione mancata Occasione mancata

La grande occasione mancata, il rigore che Comi si fa parare.

Pro Vercelli (3-4-1-2): Nobile; Berra, Milesi, Crescenzi, Mammarella; Germano, Mal, Sangiorgi; Rosso, Morra, Max Gatto. A disposizione: Moschin, Merio, Comi, Bellemo, Schiavon, Grillo, Volpe, Auriletto, Pezziardi, Iezzi, Foglia, Gerbi. Allenatore Vito Grieco.

Lucchese (3-5-2): Falcone; Lombardo, Gabbia, Martinelli, Favale; De Vito, Mauri, Zanini; Provenzano, Sorrentino, Bortolussi. A disposizione: Aiolfi, Bernardini, Santovito, Di Nardo, Palmese, Strechie, Isufaj, Fazzi, De Feo. Allenatore Giovanni Langella.

Arbitro Fabio Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto, assistenti Poma di Trapani e Cortese di Palermo

Cielo coperto, cerimonia in onore della lapide restaurata in onore dei caduti della Grande Guerra ed ex Leoni della Pro, cippo un tempo dietro alla Curva Ovest, ora pianto e macerie.

Pro subito arrembante e vicina al goal, i Bianchi partono forte ma tra un rimpallo ed una respinta la porta di Falcone resta inviolata, nonostante gli immediati tentativi di Morra, Milesi e Simone Rosso al rientro totale. Il campo sintetico sembra in alcuni tratti sbiadito, forse sono i riflessi di un cielo marzolino, come la lepre di Alice. Tra il flipper ed il biliardo si lotta. Senza frutti. Al 13’ anche Nobile scalda i guanti per una castagnetta tiepida di Zanini poco oltre il limite. In 20 minuti non si verificano reali occasioni da rete. Ammonito Provenzano per fallo su Mal. Al 27’ bella discesa di CM 32 sulla destra, mette in mezzo basso per Umbertino che solo davanti a Falcone incrocia troppo e la palla esce sul palo opposto alla destra dell’estremo ospite. La Pro esercita una discreta pressione ma non riesce a sfondare. Ancora CM32 dal limite, una rasoiata che Falcone non trattiene, nessun leone bianco è pronto ad approfittarne. Un minuto di recupero, il primo tempo finisce zero a zero.
Nessun cambio in avvio di ripresa, occorre attendere il 10’ per vedere l’ingresso di Comi in luogo di Simone Rosso, la partita non si sblocca. Poco dopo il quarto d’ora è proprio Comi a subire una trattenuta in area che per l’arbitro non è da rigore. La Pro fa pressione ma non riesce a sbloccare, peccato per noi. La Lucchese mette fuori il naso con Zanini ma Nobile è attento, blocca. Alla mezz’ora escono Max Gatto e Sangiorgi, entrano Iezzi, Bellemo. Colpo di testa di Crescenzi su corner di Mammarella, palla alta sulla traversa. Pochi spazi di manovra, si cerca l’episodio o lo stinco di un difensore, CM 32 tenta la via del goal con una conclusione che si perde a lato. Un minuto prima era la Lucchese andata vicina al vantaggio con un cross da corner dell’ex Lombardo figlio di Attilio che veniva raccolto da Martinelli, la palla finisce a lato, per fortuna bianca. Al 38’ la Pro rischia ancora ma in mischia la difesa leonina riesce a liberare. Sale la stanchezza, il rischio è di restare con un pugno di mosche dopo una battaglia di novanta minuti e più. Mancano 5 minuti, fuori CM32 e Umbertino, dentro Erik Gerbi ed il Grillo rimasto. E con le energie residue, da veri Leoni che si tuffano nella pugna, la Pro all’88’ conquista il rigore per una trattenuta di De Vito ai danni di Comi. Batte lo stesso Comi, uno sputino che Falcone neutralizza, quattro minuti di recupero per provarci ancora ma non succede più nulla ed il sogno di volare ancora più in alto finisce così.

Paolo d’Abramo