Presentata al Salone Dugentesco la collezione egizia del Museo Leone di Vercelli

Un prestigioso catalogo curato da Sabina Malgora

A volte non è necessario percorrere chilometri per scoprire tesori!

Un piccolo ed antichissimo tesoro è custodito nelle sale del Museo Camillo Leone di Vercelli. Si tratta di una collezione egizia interessante e curiosa, nata dall’unione di due collezioni vercellesi, quella del notaio Camillo Leone, apprezzabili nel museo che porta il suo nome (www.museoleonevc.it) e quella dell’avvocato Francesco Borgogna le cui raccolte oggi sono esposte nel Museo Borgogna (www.museoborgogna.it).

Il museo Leone è certamente noto per le sue ricche collezioni che dalla Preistoria accompagnano studiosi e visitatori fino al Settecento. Tra vasi a figure rosse della Magna Grecia, bucchero etrusco, trovano spazio in una vetrina della sala delle colonne. Amuleti e shabti, statuette di divinità e vasetti si sono contesi l’attenzione di adulti e bambini, vittime di un fascino che non conosce crisi.

Dopo un attento e sapiente lavoro di studio, i reperti tornano oggi a nuova vita attraverso un catalogo, un’iniziativa di VercelliViva in collaborazione con il Museo Leone e realizzato con il contributo della Regione Piemonte, a cura di Sabina Malgora, egittologa. L’idea di pubblicare la collezione venne in mente alla dottoressa una decina di anni fa quando, fresca di laurea e allieva della Scuola di specializzazione in Archeologia di Bologna, fece uno stage in museo e la studiò per la prima volta. Poi il percorso professionale prese altre vie, fino allo scorso anno quando conobbe l’attuale presidentessa di VercelliViva, l’eclettica dott.ssa Mariella Gallo Ferraris. L’idea di studiare la collezione e di scrivere un catalogo fu subito sposata dalla brillante ed attiva associazione culturale vercellese e accolta con plauso dal presidente del Museo Leone Amedeo Corio e dal conservatore Anna Rosso.

Sabina Malgora oggi è curatore della sezione egizia del Castello del Buonconsiglio e codirettore del Mummy Project di Milano, salito alla luci della ribalta con le ricerche sulla mummia di Ankhpakhered, oggetto di un recente documentario di SuperQuark, collabora con numerose riviste scientifiche e divulgative, progetta e realizza mostre ed eventi culturali, tra cui anche quello tenutosi al museo Leone lo scorso anno.

La realizzazione del catalogo è stata possibile grazie al contributo di VercelliViva, della Fondazione Istituto di Belle Arti e Museo Camillo Leone e della Regione Piemonte.

I reperti sono stati fotografati da Francesca Brambilla e Serena Serrani, fotografe di Milano.

A fare da padrino alla presentazione dell’11 novembre è stato il noto egittologo, Prof. Francesco Tiradritti, direttore della Missione Archeologica Italiana a Luxor (www.harwa.it).

Un tocco di suggestione è scaturito dai piacevoli intermezzi musicali del flautista vercellese Ivan Rondano

 

Il flautista vercellese Ivan Rondano

 

Il pubblico presente alla presentazione al Salone Dugentesco