Visita guidata al Mac, il Museo archeologico della città di Vercelli
Domenica 1 dicembre, fino ad esaurimento posti, con il conservatore Fabio Pistan
In occasione dell’apertura gratuita della prima domenica del mese, il 1 dicembre al Museo archeologico di Vercelli, con inizio alle 16.30, è prevista una visita guidata, pensata e realizzata per il primo anniversario dell’apertura della sala 7.
Attraverso apparati multimediali è stato ricostruito e spiegato l’antico porto canale della Vercellae romana. Sono esposti i reperti provenienti dall’antica caupona ritrovata in via Giovenone, ovvero il luogo deputato, in età romana, alla vendita di vino, cibo e generi commestibili, proprio come gli attuali negozi di generi alimentari, ma anche all’accoglienza, al ristoro e all’alloggio dei viandanti come invece le taverne ed i più moderni alberghi.
Il Mac (Museo archeologico della città di Vercelli) “Luigi Bruzza”, allestito nella manica medievale del complesso di Santa Chiara, con ingresso in corso Libertà 300 e in via Farini 5, è uno spazio multimediale in cui la città antica viene descritta attraverso un percorso cronologico-tematico, organizzato appunto in sette sale, che seguono un filo che va dalla trasformazione del villaggio dei Libui alla città romana. Dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. si approfondiscono i molteplici aspetti del municipium di Vercellae: le mura, gli spazi pubblici come le terme e l’anfiteatro, le dimore private, le manifatture, i commerci e le necropoli.
Sono gli oltre 600 reperti esposti a “raccontare” la storia della città: ceramiche, vetri, monete in oro, argento e bronzo, cornici e decori in marmo, tra cui alcuni di eccezionale rarità e valore, come il soffitto e gli intonaci della domus del “Brut Fond” (resi nuovamente visibili dopo lunghi e complessi restauri), i vetri dei corredi funerari (tra cui un rarissimo bicchiere verde a triplice testa femminile), la tomba di una donna i cui gioielli sembrano indicare il ruolo di maga all’interno della comunità.
Il suggestivo corridoio, con reperti significativi, introduce la tematica di ogni sala. La scelta dell’apparato didattico multimediale permette l’immediata percezione di reperti non esposti, come la famosa stele bilingue conservata al Museo Leone, realtà museale con cui il Mac vive in simbiosi. La visita è a cura di Fabio Pistan, conservatore archeologo.
La partecipazione è libera fino ad esaurimento posti. Per info: 0161/64.93.06 oppure macvercelli@gmail.com