Pozzanghera e sconfitte, peccati di gioventù

Pozzanghera

Pozzanghera e sconfitte. L’incredibile sconfitta di Carrara. Incredibile non già perché la Carrarese – partita per fare concorrenza al Monza ora sta stentando nonostante abbia una Rosa ricca ed esperta oltre che un eccellente allenatore – ci ha battuto ma per come ci ha battuto⬇️

l’incredibile ingenuità di Cecconi nella nostra area a tempo praticamente scaduto ha vanificato lo sforzo di pareggiare in dieci contro undici, davanti ai commoventi Innamorati giunti a Carrara, nel ricordo del “Nonu”, Massimo Caccavo. La Pro di quest’anno è questa cosa qui, gran belle prestazioni e poi inciampi nella pozzanghera quando sei quasi arrivato alla festa, così resti con il vestito tutto inzaccherato. Peccato. Le recriminazioni sarebbero per quel che avrebbe potuto essere e non è stato, nessuno ci ha detto che sarebbe stato un campionato d’avanguardia, di sicuro molti Innamorati si sono convinti, umile compreso, che avrebbe potuto o potrebbe esserlo, oltre gli inciampi nelle pozzanghere. Resto moderatamente fiducioso, mi basterebbero ora 3-4 punti nelle ultime due partite del girone  d’andata – la Pistoiese sabato pomeriggio al Robbiano Piola e Alessandria al Moccagatta – per girare in una posizione utile a vedere ancora i play off, riposarsi per la ripresa, ragionare su quei piccoli movimenti possibili, tipo Cecconi in prestito o ceduto, in sua sostituzione una punta con caratteristiche più o meno simili ma più concreta e meno ingenua, anche se Cecconi realizzasse due triplette tra Pistoiese e Alessandria. Qualche Innamorato si spinge addirittura ad immaginare un prestito o la cessione di Moschin, la vedo già più difficile. Altri Innamorati ancora sostengono che SuperGianMario Comi dovrebbe stare in campo fino alla fine del fiato e della partita, di tutte le partite. In effetti chi lo sostituisce lo fa rimpiangere, è un dato oggettivo. Agli Altri Innamorati che contestano le fragilità difensive, il centrocampo che non fa filtro e blablabla scrivo che Gilardino fa il meglio possibile ed alcuni calciatori in maglia bianca sono proprio modelli di questa tossica ingenuità che ci penalizza, anche se i più velenosi tra gli appassionati aggiungono che sopraddetti ingenui non sono proprio buoni a giocare, naturalmente io dissento. Con discreta periodicità  – anche di molto recente –  emergono voci di cessione societaria, mi sono stancato di commentarle, quando e se accadrà chioseremo. La Pro di quest’anno è una bella ragazza ben educata da mister  Gilardino buon padre della Rosa, la ragazza talvolta sbava il trucco, in altri casi emerge l’inconsapevole superficialità di una figliola ingenua, o maldestra. Sono peccati di gioventù, proviamo a perdonarli con simpatia, anche se i due concetti di simpatia e perdono appaiono un poco fuori tempo, fuori luogo, dentro la pozzanghera.

Paolo d’Abramo