I cinghiali minacciano anche la vendemmia nel Gattinarese

La denuncia di Coldiretti: «Il problema ha ormai superato la soglia di allarme. Più di un milione di ungulati in Italia»

Non solo campi di mais e prati devastati: la minaccia dei cinghiali ora si abbatte anche sulla vendemmia dei vini pregiati del Biellese e del Vercellese, con i vigneti di Gattinara, Coste del Sesia, Lessona e Bramaterra oggetto delle incursioni notturne degli ungulati. Lo conferma anche il recente sopralluogo effettuato dalla Coldiretti interprovinciale, grazie anche al celere intervento del presidente Roberto Mercandino, dirigente Coldiretti e vicepresidente dell’Atc (Ambito Territorlale Caccia) Biella 1.

Le proporzioni del problema sono evidenziate dal presidente e dal direttore di Coldiretti Vercelli Biella Paolo Dellarole e Marco Chiesa: “Nelle due province il problema dei cinghiali e della fauna selvatica sta assumendo proporzioni ormai gravissime. E’ chiaro che i cinghiali stanno compiendo razzie e devastando vaste proporzioni di vigneti, con danni ingenti per i produttori. Positiva è la disponibilità dell’Atc di  effettuare battute contenitive a partire da questa notte. Il problema è però risolvibile in parte, perché i cinghiali, una volta compiute le razzie, si ‘rifugiano’ nelle Aziende Faunistico Venatorie e, in generale, nelle oasi di protezione. Nei prossimi giorni incontreremo le parti chiamate in causa per un confronto”.

Le dimensioni del problema, purtoppo, sono gravi e rappresentano sempre più anche un problema di ordine pubblico: in altre parti d’Italia c’è addirittura scappato il morto, come a Cefalù, dove l’8 agosto una persona è stata attaccata e ucciso da un cinghiale.

Non di rado, invece, i cinghiali sono causa di incidenti stradali con danni anche gravi.

“L’escalation dei danni, degli incidenti e delle aggressioni, che hanno causato purtroppo vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia  che quest’anno ha superato il  milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città” proseguono Chiesa e Dellarole. Che aggiungono: “Anche nelle nostre province, i ripetuti incidenti stradali ci confermano che siamo di fronte ad un problema di ordine pubblico in molte aree del Paese che va affrontato con urgenza e decisione e per questo la Coldiretti manifesterà il 29 settembre nella Capitale per chiedere interventi definitivi”.

Negli ultimi dieci anni il numero dei cinghiali presenti in Italia è praticamente raddoppiato poiché secondo l’Ispra sul territorio nazionale sarebbero stati presenti non meno di 600.000 cinghiali nel 2005 per passare a 900.000 nel 2010 ed ora nel 2015 sono oltre il milione (stima Coldiretti).

Di fronte ai pericoli e ai danni provocati da cinghiali ma anche da nutrie, corvi ed altri animali selvatici gli agricoltori della Coldiretti chiedono una riforma della disciplina che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. E’ stato anche elaborato dalla Coldiretti un documento di base per arrivare ad una più efficace e ampia analisi degli interventi finalizzati ad organizzare forme di programmazione di lungo periodo.