Il governatore Cirio assicura che «entro il 21 giugno tutti riceveranno la cassa in deroga» (ancora di marzo)
In Piemonte i pazienti "Covid-19" virologicamente guariti fino a quest'oggi, venerdì 5 giugno, sono ben 19.872
Entro il 21 giugno tutti i lavoratori che hanno diritto alla cassa in deroga riceveranno il pagamento per i mesi di marzo e aprile: lo ha garantito l’Inps al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e all’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, che questa mattina si sono personalmente recati alla Direzione regionale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale per verificare la situazione con il direttore Emanuela Zambataro.
«Il Governo ha fatto una scelta sbagliata creando delle procedure difficili e complesse, che si sapeva avrebbero creato problemi – sottolinea il presidente Cirio – La decisione di assegnare la cassa in deroga con un doppio passaggio Regione-Inps ha fatto “impallare” tutto il sistema. È stato un errore a monte, segnalato a suo tempo dal nostro assessore al Lavoro in Conferenza delle Regioni, ma che si è risolto solo grazie alle pressioni di noi governatori. Superata questa strozzatura, oggi siamo venuti personalmente a verificare lo stato dei pagamenti, perché non è accettabile, in un Paese normale, che una persona che aspetta la cassa di marzo a giugno non l’abbia ancora ricevuta. Quando mi ferma un cittadino per strada per dirmelo sono il primo a ritenerla una vergogna. Indignarsi non basta però, bisogna risolvere. La Regione Piemonte ha trasmesso all’Inps il 97,5% delle richieste ricevute. Di queste il 55% è stato pagato. Parliamo di circa 76 mila lavoratori, ma ne mancano ancora tanti. È il motivo per cui siamo venuti all’Inps oggi e ci torneremo ogni settimana, fino al 21 giugno, per vigilare fintanto che l’ultimo piemontese non avrà ricevuto quello che gli spetta».
«Noi assessori avevamo chiesto al Governo un unico ammortizzatore sociale a differenza della pluralità di quelli esistenti – spiega Chiorino – Finalmente c’è stata una semplificazione importante che ci auguriamo porti a una maggiore velocità di erogazione, ma resta da risolvere il problema dei mesi di luglio e agosto, che sono i più delicati perché ad oggi sono scoperti dal decreto del Governo».
19.872 PAZIENTI GUARITI E 2639 IN VIA DI GUARIGIONE
Oggi, venerdì 5 giugno, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 19.872 (+370 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.111 (+ 44) Alessandria, 1.062 (+19) Asti, 773 (+16) Biella, 1978 (+46) Cuneo, 1.739 (+17) Novara, 10.333 (+212) Torino, 840 (+9) Vercelli, 899 (+6) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 137 (+1) provenienti da altre regioni.
Altri 2.639 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.927
Sono 17 i decessi di persone positive al test del “Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi “Covid-19”), mentre 9 sono aggiornamenti di decessi avvenuti nel mese di maggio.
Il totale è ora di 3.927 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 649 Alessandria, 236 Asti, 205 Biella, 387 Cuneo, 336 Novara, 1.733 Torino, 214 Vercelli, 127 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Sono 30.807 (+49 rispetto a ieri: di cui 22 asintomatici; 11 in Rsa; 7 a seguito di test sierologici) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3.962 Alessandria, 1.852 Asti, 1039 Biella, 2.793 Cuneo, 2720 Novara, 15.674 Torino, 1.308 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 259 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 89 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
- I ricoverati in terapia intensiva sono 40 (-3 rispetto a ieri)
- I ricoverati non in terapia intensiva sono 743 (-65 rispetto a ieri)
- Le persone in isolamento domiciliare sono 3.586
- I tamponi diagnostici finora processati sono 335.814, di cui 186.036 risultati negativi