La Pro si scioglie ad Alessandria, finisce 2-1 per l’Orso grigio

Si scioglie Si scioglie

Troppo giovane nonostante generosità ed entusiasmo, il Leone cade ad Alessandria, sciogliendosi alla luna della serata mandrogna, finisce 2 a 1.

Alessandria (3-4-1-2): Cucchietti; Sbampato, Gazzi, Prestia; Gemignani, Checchin, Maltese, Badan; Bellazzini; De Luca, Sartore. A disposizione: Pop, Agostinone, Zogkos, Santini, Scatolini, Gerace, Gjura, Akammadu, Coralli, Panizzi, Tentoni, Rocco. Allenatore Alberto Colombo.
Pro Vercelli (3-5-2): Nobile; Berra, Milesi, Auriletto; Leo Gatto, Emmanuello, Sangiorgi, Bellemo, Iezzi; Mal, Morra. A disposizione: Moschin, Merio, Comi, Max Gatto, Rosso, Schiavon, Grillo, Victor Volpe, Pezziardi, Crescenzi, Foglia, Gerbi. Allenatore Vito Grieco.
Arbitro Nicolò Cipriani di Empoli con gli assistenti Salvatore Emilio Buonocore Marsala e Luca Testi di Livorno.
Pro rivoluzionata per le assenze di Germano e Mammarella, Grieco propone un 3-5-2 elastico, allo stadio Moccagatta sparute presenze sugli spalti, un centinaio abbondante gli Innamorati al seguito della Bianca casacca, ancora una volta in rosso totale, Alessandria in grigio. In avvio le due squadre si affrontano abbastanza guardinghe, al 14’ s’infortuna Emmanuello ed è sostituito da Gatto Max, un minuto dopo Mal tenta la girata da breve distanza al volo e Cucchietti si oppone con un intervento salvaporta. La partita si velocizza ma senza altre vere occasioni da rete. Nessuna delle due squadre prende supremazia territoriale. Si attendono, come si usa dire in genere nel dopo gara, le situazioni da palla inattiva, ovvero corner e punizioni con schemi innovativi e mirabolanti. Vorrei raccontarVi di una partita spettacolare, in realtà nel primo tempo si è trattato di un match combattuto, veloce a tratti per due squadre che hanno tentato di essere aggressive, riuscendoci a tratti, nell’agonismo ruspante nostro campionato – e girone – di serie C. Zero a zero al termine del primo tempo. Le squadre inizialmente si sono schierate così.
L’amico Pino che è ad Alessandria mi scrive questo, al 35mo l’Alessandria dietro è passata a 3 con centrale difensivo Gazzi che fino ad allora aveva agito davanti alla difesa schierata a 4. Pro davvero elastica, sviluppa e difende con moduli diversi, qua e là. Novecento gli abbonati ad Alessandria, 456 paganti con il centinaio abbondante di vercellesi. L’Alessandria effettua un cambio, fuori Sartore e dentro Santini. Ammonito Auriletto per gioco falloso, Bellazzini tenta la conclusione intorno al 50’, palla alta sulla traversa. L’Alessandria passa in vantaggio, tiro di Panizzi dalla sinistra offensiva al 57’, la sfera finisce sul palo interno e s’insacca. Grieco toglie Bellemo, CM32 e Gatto Leo, inserendo Foglia Gerbi Comi. Al 61’ rigore per l’Alessandria, fallo di mano di Auriletto che già ammonito viene espulso, tira Santini, Nobile si butta alla sua destra, la palla s’infila a sinistra. È la prima volta che l’Alessandria fa due goal in casa. La partita è praticamente finita. Esce Gatto Max ed entra Schiavon. La Pro tenta di reagire ma i risultati sono scarsi, una velleitaria conclusione di Comi dalla destra che si perde malamente a lato, la Pro è nella nebbia di una serata che ha visto la compagine di mister Grieco troppo rimaneggiati per poter competere con la corazzata Alessandria. Forse qualcuno potrebbe dire che l’Alessandria ha fatto due tiri, compreso un rigore e due goal, di certo la Pro, una formazione che vuol provare a dire la sua nei play off, non può avere una Rosa tanto generosa ed indomita quanto stanca e poverella, il sostituto naturale di Mammarella – Viktor Volpe – inadeguato per la serie C, Merio in panca, Auriletto espulso, gli arrivi di gennaio, quando sarebbero servite forze fresche e buone ma per non rovinare il gruppo o – forse, i più cattivi dicono soprattutto – spender poco o nulla – si sono fatte scelte che i più esigenti tra gli Innamorati definiscono a braccino corto. Non direi che la Pro è fisicamente stanca, forse la stanchezza è più psicologica, una Pro che in questo campionato a tratti ci ha illusi ma che, pur senza alcuna responsabilità da parte del tecnico, dimostra i limiti che impediranno un improbabile ritorno in B, assente negli obiettivi dichiarati. Al 90’ Comi prende bene l’assist di Foglia e conclude a rete con un diagonale che entra nel sette. Cinque minuti abbondanti di recupero, Santini si mangia in contropiede il terzo goal. Finisce due a uno per l’Orso grigio, la Pro – nonostante tutto – si scioglie al Moccagatta.
Paolo d’Abramo