Ruba una borsa e preleva col bancomat: denunciato pluripregiudicato

Il colpevole è un 26enne con numerosi precedenti alle spalle nonostante la giovane età

Il 23 aprile si presentava presso i locali della Questura di Vercelli una signora che formalizzava una denuncia perché ignoti, qualche minuto prima, avevano infranto il finestrino della portiera anteriore destra della sua vettura poco prima parcheggiata lungo una via del centro storico, asportando dal veicolo la borsa con il portafogli contenente, tra le altre cose, la tessera bancomat e una carta poste pay. In sede di denuncia la donna precisava di essersi recata immediatamente in banca per le operazioni di blocco dei titoli e, in tale circostanza, era venuta a conoscenza che i malviventi avevano già prelevato duecento euro attraverso un Atm cittadino con la sua tessera bancomat.

Per tali motivi, operatori della Polizia di Stato – nello specifico della terza sezione della Squadra mobile – iniziava immediatamente un’attività d’indagine.

Gli accertamenti svolti presso l’istituto di credito della denunciante permettevano di accertare come la somma in denaro fosse stata prelevata attraverso l’Atm di una banca cittadina. Attraverso ulteriori controlli si appurava, inoltre, come presso l’Atm di un ufficio postale locale avesse avuto luogo, nei momenti immediatamente successivi alla prima operazione, un tentativo di prelievo con la carta Poste – Pay, titolo che poi è stato “catturato” dall’Atm.

Nell’ambito delle indagini finalizzate all’identificazione dei autori del reato, gli investigatori ottenevano le immagini relative alle due operazioni in questione, la cui analisi permettevano il certo riconoscimento di B.R., classe 1989, pluripregiudicato – in particolare per reati contro il patrimonio, anche per fatti analoghi, come autore del prelievo di denaro e del successivo tentativo.

Il suo riconoscimento aveva luogo sia perché persona dedita alla commissione di reati contro il patrimonio, sia perché in altre circostanze era stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria proprio a cura dei medesimi poliziotti che, anche in questa circostanza, hanno dimostrato la peculiare conoscenza del territorio locale e di quelli che sono gli individui dediti alla commissione di reati predatori.

Nella mattinata del 29 aprile l’uomo veniva così indagato in stato di libertà in ordine ai reati di cui agli artt. 624, 625 commi 2, 7 C.P., 12 D.L. 3 maggio 1991, nr. 143 convertito nell’art. 55 comma 9 D.Lgs nr. 231 del 2007 perché ritenuto non solo l’utilizzatore dei titoli della denunciante, ma anche, per il ridotto lasso di tempo intercorso tra l’effrazione sulla vettura e l’utilizzo dei due titoli, anche l’autore del furto commesso a bordo della sua autovettura.

B.R. è stato sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici a cura del personale della Polizia Scientifica che ha provveduto anche alla comparazione tra la sua fotografia e l’individuo immortalato dalle due telecamere. L’indagato, nonostante la giovane età, vanta precedenti penali e di polizia di tutto rispetto: dall’anno 2008 in avanti è stato arrestato e più volte deferito in stato di libertà alle competenti A.G., talora anche perché colto in flagranza di reato, per furti commessi nel capoluogo.