Piemonte e Vercellese vere “pattumiere” nucleari
E’ destinato a fare rumore il comunicato diramato da Legambiente (regionale e provinciale) e Pro Natura Vercelli. Anche se, in realtà, si tratta solo di una esemplificazione dei dati (ufficialissimi) diramati da Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Se si considera l’insieme di tutti i tipi di sostanze radioattive presenti, oggi il Piemonte si trova ad ospitarne ben il 96%. Se si considerano solamente i rifiuti radioattivi (per i quali non è attualmente previsto nessun trasferimento, ma anzi è previsto il consolidamento della loro presenza grazie alla realizzazione di nuovi depositi nucleari collocati negli attuali siti di Saluggia, Trino e Bosco Marengo), il Piemonte è costretto ad ospitarne oltre il 72%.
(Leggi in servizio dettagliato sul Corriere eusebiano in edicola da venerdì 30 agosto)